Lo ammetto, forse il paragone tra una casa di cura e una casa di tolleranza è un po' troppo forte. Il problema è che rispecchia la realtà dell'accaduto.
C'è qualcuno, infatti, che, pare, abbia scambiato la clinica dal bel nome, ammettetelo, "Sorriso del mare" di Formia per un motel a luci rosse del Brasile, o per un carcere statunitense del passato.
Tra i letti della struttura ospedaliera, infatti, era nata e andava avanti da cinque mesi una "relazione" omosessuale tra due pazienti.
Mi spiego meglio. Un paziente, già noto alla giustizia, nel ruolo di leader, stuprava il suo vicino di letto. Ora immaginate cosa sarebbe successo se il nostro 41enne voglioso di rapporti sessuali si fosse trovato nel celebre Lazzaretto di Milano insieme a Renzo. Renzo e Lucia non si sarebbero più sposati, si sarebbe aggiunto un nuovo Don Rodrigo.
Ma, torniamo a noi. La vittima, dopo ben cinque mesi di sfruttamento, ha denunciato l'uomo e i carabinieri, introdottosi nell'ospedale, lo hanno preso con le mani nel sacco.
Il nostro 41enne è tornato in carcere e ora dovrà accontentarsi dei suoi compagni di cella.