mercoledì 15 febbraio 2012

Il lato oscuro di Facebook.


Più passa il tempo dal giorno della nascita di Facebook e più aumenta il numero di persone che soffre della sua dipendenza e crede di vivere in un mondo fatto solo di 800 milioni di persone, trascurando il fatto che in questo momento la popolazione mondiale conti ben 7022207380 persone. Così nascono i cimiteri su Facebook e si compiono omicidi in nome dell'amicizia negata sui social network.
E, credetemi, non sto inventando fandonie: è successo nel Tennessee.

La mano omicida protagonista appartiene tecnicamente ad un uomo di 60 anni, ma, teoricamente, è Facebook il responsabile o, meglio, l'amicizia su Facebook.
Marvin Potter, colui che si macchiato la fedina penale, infatti, si è inalberato con Billy e Billie e li ha condotti più velocemente alla morte perché costoro avevano cancellato sua figlia, una stalker, dagli amici di Facebook.
Attenti agli amici che cancellate per molestie, potreste passare a miglior vita in men che non si dica!